Tel Aviv

Non ho tempo e non scriverò romanzi. Comunque Tel Aviv è una bella città di mare. Sembra di essere a Miami.

Bye bye Haifa

This morning I've had the second talk here. Fortunately it was a good one and I'm very happy. After launching I visited the tower of the University and the Museum and took a look at the IBM Research Center closed to the University. In the late afternoon we will leave for Tel Aviv. These are the last hours here. Bye bye Haifa.

A Good Talk

La presentazione che avrei dovuto fare ieri pomeriggio è slittata a stamane per motivi di carattere organizzativo. Oggi, invece, non ci sono stati intoppi. E' andato tutto liscio.

Domani (anzi tra poche ore) nuova presentazione. Ci sarà anche la Dr. Brenda Schaffer (ex Direttore della School of Government alla Harvard University), che è molto interessata al progetto che si sta portando avanti. Speriamo bene.

Nel frattempo stasera libera uscita. Siamo andati a vedere la partita dell'Italia. Ce l'abbiamo fatta ancora una volta. Incredibile ma vero.

Ad Haifa

Partenza da Gerusalemme alla 9 a.m. del 15 giugno. Destinazione Haifa. Università. Prendiamo un treno che attraversa Tel Aviv ed una parte del deserto della Galilea prima di arrivare alla prima fermata di Haifa: "the beach" (a 30 metri dalla stazione c' è il mare).
Una volta arrivati prendiamo un taxi per raggiungere i dormitori dell'Università. Sono in appartamento con altre 5 persone. Di sera andiamo a cenare nei pressi del porto alla "German Colony" (l'università si trova sul Mount Carmel: nella parte alta della città). Torniamo abbastanza presto e via a dormire.

16 giugno
Sveglia alle 7:00. Vado all'Università, nel plesso del MIS (Department of Management of Information Systems). Mi danno il badge per l'accesso alla sala internet. Oggi pomeriggio ho una presentazione da fare. Una volta fatta mi potrò rilassare un po'. Preparo le slides.

Old Jerusalem

Giornata da ricordare. Dopo una mattinata di studio inizia il lungo tour che ci porta a girare in lungo e largo la "Old Jerusalem". Visitiamo la torre di David, il muro del pianto, il quartiere arabo e quello armeno e la Chiesa del sacro Sepolcro (il luogo in cui Cristo è stato crocifisso e sepolto). L'atmosfera respirata è indescrivibile. Gerusalemme è davvero una città speciale. Crocevia di mille culture e religioni. Un meltinpot incredile.

A fine giornata facciamo anche una capatina su un altopiano in vicinanza che affaccia sul mar Morto.

L'emozione provata nel visitare questi posti non è riassumibile in queste poche righe scritte in fretta a causa di una connessione wireless di fortuna. Cercherò di sistemare meglio le cose quando avrò tempo. Nel frattempo domani si parte per Haifa.

Un Sant'Antonio speciale

Arrivati alle 4 di mattino ora locale (c'è un ora di fuso) a Tel Aviv (città avveniristica ed ipertecnologica che vive 24 ore su 24 ore). Controlli meticolosi e tante domande (la situazione del paese impone la massima sicurezza).

Appena atterrati prendiamo un taxi per Gerusalemme con l'autista che spara a tutto volume "Hotel California" degli Eagles. Arriviamo verso le 05 am. Disfiamo i bagagli e si va a nanna.

Mi sveglio verso le 9 a.m., studio ed inizio a preparare slides per la presentazione.

Alle 11 a.m andiamo in giro per Gerusalemme. Visitiamo il mercato e gran parte della città nuova grazie alla guida puntuale del Prof. Kuflik (domani visiteremo la città vecchia ed alcune sinagoghe). Oggi è un giorno particolare (tra l'altro è anche il mio onomastico): al tramonto inizia lo Shabbat.

Dopo il "tour" andiamo a cenare nel "pub degli artisti" della città, che è l'unico che trasmette la partita Romania - Italia. Purtroppo il risultato non è quello desiderato: 1-1. Ci giochiamo tutto con la Francia.

Conto alla rovescia

Mancano ormai poche ore alla partenza. Ultimi controlli ai bagagli. Domani si parte. Destinazione Israele. Sarò lì per un po' di giorni per motivi di studio e di ricerca tesi. Le tappe: Tel Aviv- Gerusalemme - Haifa (Università). Mi è stata data una grande possibilità. Tutta da sfruttare. Per crescere sia dal punto di vista umano che culturale. Spero di essere all'altezza della situazione. Ringrazio il sociologo Vincenzo Moretti per avermi consigliato di aprire questo blog. Ci sono fatti, situazioni, sensazioni che, se non vengono appuntati da qualche parte, alla lunga si finisce per dimenticare. E, francamente, sarebbe un vero peccato.